I 10 film di Lino Banfi più votati su IMDb

Lino Banfi, nome d'arte di Pasquale Zagaria, è un attore, comico, sceneggiatore e cabarettista italiano. Durante la sua lunga carriera ha recitato in ruoli sia comici sia drammatici e lavorato con alcuni noti registi del cinema italiano, quali Luciano Salce, Nanni Loy, Steno, Dino Risi e Lucio Fulci.
In questo articolo andremo ad illustrarvi i suoi 10 film più votati su IMDb.


1 L'allenatore nel pallone (1984)
Oronzo Canà, allenatore disoccupato, viene ingaggiato dalla squadra di calcio Longobarda, neopromossa in serie A, il cui presidente - un piccolo industriale del nord - è tradito dalla moglie con il giovane e prestante centravanti della squadra, Speroni. La campagna acquisti, maldestramente condotta dal presidente, è un disastro: pertanto Canà va in Brasile con il sedicente mediatore Andrea il quale, con l'aiuto dell'amico Gigi, tenta di truffarlo. La truffa va male, e solo per un caso Canà torna, dopo alcune disavventure, in Italia con una giovane promessa del calcio: Aristoteles. Grazie a questi la squadra è tra le prime in classifica.

2 Indovina chi sposa mia figlia (2009)
Il film Indovina chi sposa mia figlia è una commedia italo-tedesca diretta da Neele Vollmar, e tratta dal romanzo di Jan Weiler Maria, ihm schmeckt’s nicht!.
Jan (Christian Ulmen) e Sara (Mina Tander) vivono in Germania e sono una coppia di futuri sposi. Lui è tedesco mentre lei è figlia di un emigrato pugliese, Antonio Marcipane (Lino Banfi). Per accontentare tutti, Jan accetta di convolare a nozze nel paesino del meridione d'Italia di cui il padre della sposa è originario. Una scelta non priva di conseguenze, soprattutto per lui, che si ritrova immerso in una cultura e un folklore verso i quali è totalmente estraneo e inizialmente ostile. Ma i suoi pregiudizi vengono messi a dura prova dallo sguardo degli abitanti del paese, che da diffidente si fa via via più accogliente.


3 Fracchia la belva umana (1981)
Non è proprio fortunato il povero geometra Giandomenico Fracchia. La sera in cui, dopo aver vinto la timidezza, riesce a portare al cinema e a cena la signorina Corvino, segretaria del direttore, che ama in silenzio da sempre, ecco che viene arrestato prima dalla polizia, poi dalla DIGOS, infine dai Carabinieri il motivo è la sua perfetta somiglianza con un famigerato bandito detto "la belva umana". Per evitare altri inconvenienti; gli viene assegnato un lasciapassare, ma, appena torna a casa; Fracchia trova ad attenderlo proprio la "belva umana" in persona...

4 Grandi magazzini (1986)
Grandi Magazzini, film diretto da Castellano e Pipolo, racconta le storie di una serie di personaggi che lavorano all’interno di un grande centro commerciale. Tra questi c’è Evaristo Mazzetti (Enrico Montesano), che si occupa solitamente delle pulizie, ma che un giorno, per fare un favore al suo amico De Rossi (Massimo Ciavarro), acconsente a sostituirlo come venditore nel settore bagni. Quello che non sa, è che l’uomo che deve rimpiazzare ha un grosso debito con Puccio (Bruno Di Luia), un esattore senza scrupoli: gli deve ben trenta milioni. In realtà non è l’unico segreto che ha: il giovane è il figlio dell'ingegner Gruber (Gianni Bonagura), il proprietario dei grandi magazzini. L’equivoco, ovviamente, non si fa attendere.
Durante la giornata Evaristo dovrà affrontare più volte lo strozzino, con incontri nient’affatto piacevoli. Le cose si complicano quando Helèna (Laura Antonelli), la moglie del capo del personale Umberto Anzellotti (Alessandro Haber), dice al marito che il povero Mazzetti è in realtà il figlio del proprietario, dando il via a tutta una serie di esilaranti malintesi…


5 Scuola di ladri (1986)
Dalmazio, Amalio ed Egisto Siraghi sono tre cugini che non si conoscono tra loro e che vivono alla meno peggio con lavori di fortuna: il primo, Dalmazio, fa la guardia ad una banca ma è così maldestro che sotto i suoi occhi avviene una rapina e lui non riesce a far nulla contro i malviventi. Il secondo, Amalio, fa il dog sitter, (sorvegliante di cani) deriso e scarognato, l'ultimo dei tre, Egisto, fa il venditore ambulante nonchè pulitore di vetri d'auto assediato dalla concorrenza più spietata. Sono tre disgraziati e derelitti, onesti in fondo ma senza una lira. A farli incontrare ci pensa un misterioso zio, un certo Aliprando Siraghi, il quale vive molto agiatamente in una lussuosa villa, servito da un aitante giovanotto di colore, Nero. Aliprando, paralizzato costretto su una sedia a rotelle, dice di essere un famoso ladro ormai a riposo ma che vorrebbe continuare la sua attività, disonesta ma redditizia, tramite i tre sciagurati nipotini. Questi sono stupiti di tale proposta: non sono ladri di professione e non saprebbero nemmeno da dove cominciare. Niente paura, lo zio Aliprando li consegna a Nero per una rapida educazione al furto, alla truffa, alla rapina e ad ogni sorta di disonestà. I tre eroi non danno molta soddisfazione al loro istruttore; nonostante ciò al termine del corso sono pronti ad agire agli ordini dello zio-boss Aliprando. Primo colpo ai grandi magazzini: ma per una strana soffiata vengono sorpresi sul fatto dalla polizia, arrestati e messi in prigione per sei mesi. All'uscita dal carcere vengono a sapere che è stato proprio lo zio a denunciarli per farli temprare alla durezza del carcere. I cugini non vogliono più saperne di fare i ladri con lo zio, ma alla fine, costretti dalla fame e dalla necessità di sopravvivere, tornano da lui e si mettono di nuovo al suo servizio. Iniziano una serie di furti e truffe ai danni di banche, di sprovveduti ricconi americani, di ingenui venditori di pellicce, di incauti nudisti; entra a far parte della banda anche un'avvenente cameriera, Marisa Padovan, di cui Egisto si innamora immediatamente. Ella dovrebbe essere lo strumento per entrare nella villa ricca di preziosi in cui lei lavora. Ma le cose vanno diversamente: i tre ladri, guidati dall'astuto zio, tramite una radiotrasmittente, entrano nella gioielleria Van Clift e rubano i meravigliosi gioielli ma per una leggerezza di Amalio sono costretti a fuggire in fretta per non essere presi dalla Poiizia. Riescono a salvarsi con una rocambolesca fuga in un teatro: vengono poi aiutati dall'autista dello zio Aliprando che li preleva con la macchina portandoli al sicuro nella villa insieme alla grossa refurtiva. Qui però i tre malviventi vengono bidonati clamorosamente dallo zio Aliprando: infatti questi, che non è affatto loro zio ed è perfettamente sano, fugge con la bella Marisa portandosi via tutto il bottino dei tre. Su una videocassetta ha registrato per loro un messaggio: è bene nella vita non fidarsi di nessuno.

6 Vieni avanti cretino (1982)
Pasquale Baudaffi, amnistiato, esce dal carcere ed inizia a cercare un lavoro aiutato dal cugino Gaetano. Prima però va in una casa compiacente. Durante i giorni del carcere la casa non è più sede di appuntamenti ma è stata rilevata e affittata come studio dentistico. Pasquale si trova al centro di equivoci a non finire. Prova a fare il guardiacaccia ma non va bene lo stesso, prova a fare il cameriere di un bar: sbaglia subito le ordinazioni e viene licenziato. Negativa la sua prova da guardiano di un garage. L'ultimissima esperienza è in una società di Elettronica ma il suo inserimento nel meccanismo avveniristico scatena le più pazze complicazioni. L'incontro con un cagnolino smarrito gli permette di conoscere la padrona e scoprire così la donna della sua vita.


7 I pompieri (1985)
Nel Corpo dei Vigili del fuoco di Roma si è costituita la Squadra n. 17. Sono giovani che prestano la propria opera in sostituzione del servizio di leva, o uomini più attempati, richiamati per addestramento. Sono in cinque, oltre il comandante, e gli equivoci e gli incidenti non mancano mai in sede di esercitazioni, più o meno riuscite. Uno dei giovani è anche padre di un bimbetto di due anni, di cui si occupa l'assistente sociale del Corpo. Il più anziano del gruppo, già in servizio vent'anni prima, ne ha combinata una di troppo e viene dimesso (trovando poi lavoro come cameriere in un albergo). Un giorno, scoppia là un incendio, egli chiama subito i suoi amici, la Squadra 17 piomba sul posto e coraggiosamente pone in salvo vecchi e bambini, sotto l'obiettivo di una TV privata che, da tempo con loro, non aveva potuto registrare che goffaggini e fallimenti. Tutti saranno decorati, tranne uno (che, anzi, viene subito invitato a lasciare il Corpo): troppo tardi si è accertato che egli aveva ragione allorchè, iniziando il suo servizio, aveva dichiarato di non averlo mai fatto in passato. Ma i suoi compagni lo rivogliono con loro e così una fiammante autopompa riparte con la Squadra al completo verso nuove imprese.

8 L'allenatore nel pallone 2 (2008)
L'allenatore nel pallone 2, film commedia diretto da Sergio Martino, torna a raccontare le vicende di Oronzo Canà (Lino Banfi), allenatore che, dopo aver lasciato da tempo il mondo del calcio, ha deciso di avviare una impresa olearia con la moglie Mara (Giuliana Calandra) e la figlia Michelina (Stefania Spugnini). Insieme a loro abitano anche Fedele (Biagio Izzo), il genero, e Oronzino, il nipote, bravissimo con computer e tecnologia.
Nel frattempo, a distanza di anni, la Società Sportiva Longobarda, squadra che un tempo allenava, riesce a tornare nel campionato di Serie A. Per l'occasione Canà partecipa alla trasmissione televisiva condotta da Ilaria D’Amico, Sky Calcio Show.
Durante il programma il tecnico apprende la morte di Crisantemi, ex calciatore della sua rosa, così decide di rivelare la vera ragione alla base del suo esonero, nonostante quell'anno avesse salvato la Società dalla Serie B. L'uomo spiega che il vecchio presidente dell'epoca, il Commendator Borlotti (Camillo Milli), gli aveva imposto di far perdere la squadra e farla retrocedere per via delle elevate spese di gestione, che non riusciva ad affrontare. Canà, per aver disobbedito, era stato licenziato. Uno scoop che scatena il caos, ripercuotendosi su Willy, figlio di Borlotti e ora nuovo presidente. Il giovane, per risollevare l'immagine della Società, decide di assumere di nuovo Oronzo come allenatore della squadra. Cosa succederà col suo ritorno?


9 Il commissario Lo Gatto (1986)
Un delitto avviene nei giardini vaticani (un giovane sacerdote che vi passeggia di notte è assassinato) ed il Commissario Lo Gatto, che si occupa delle indagini, in quanto responsabile del Posto della Polizia italiana della Città del Vaticano, poiché le cominciate interrogando Sua Santità, viene subito trasferito nell'isola di Favignana. Lo accompagna il bravo agente Gridelli. Nella bella località siciliana si fa vita beata: non succede mai nulla, le tre eccitate sorelle che gestiscono l'unica locanda blandiscono Lo Gatto e, al momento della stagione estiva, bionde e seminude bellezze arrivano a frotte per godere di mare e di sole. D'improvviso un'appariscente ragazza, Wilma, scompare misteriosamente poco dopo essere sbarcata sull'isola. Lo Gatto inizia l'inchiesta: le tracce di un delitto si fanno gradatamente più marcate. Ma dov'è mai il cadavere?

10 Al bar dello sport (1983)
Lino, emigrato pugliese a Torino, vive di un misero lavoro ai mercati generali, ed è ospite di una sorella e di un cognato che non lo sopportano, perseguitato da un boss mafioso al quale deve dei soldi, innamorato della bella cassiera del 'Bar Sport' che frequenta assiduamente in compagnia di alcuni amici, disperati come lui. Finché un giorno, seguendo il suggerimento di Parola, sguattero muto del bar, non azzecca uno strepitoso "tredici" al totocalcio da un miliardo e trecento milioni. Tutti, sospettandolo come l'autore della vincita, diventano improvvisamente gentili con Lino, cercando in questo modo di assicurarsi i riflessi dell'improvviso benessere piovutogli addosso. Lino però, con l'aiuto di Parola, riesce ad eludere la caccia, e dopo aver inutilmente sollecitato a scappare con lui la cassiera (che stufa d'aspettarlo aveva sposato il padrone del bar), fugge con Parola, con destinazione la Francia. Ma a Sanremo, dove i due soci s'erano fermati a passare la notte in dolce e mercenaria compagnia, Parola non resiste alla tentazione di fare una puntatina al casinò, dove perde tutti i soldi. Lino, disperato, accortosi del fatto, si precipita al casinò con il pentito Parola e con la sua nuova amica; e con gli ultimi spiccioli vinceranno tre miliardi, e saranno tutti felici e contenti.

Posta un commento

0 Commenti